Sebbene la pulizia venga considerata un lavoro che tutti possono svolgere senza adeguate e approfondite conoscenze, è opportuno sottolineare l’imprescindibile ruolo di tale attività in qualsiasi tipo di ambiente.

In primo luogo va sottolineata l’importanza di essere formati su tecniche di pulizia, materiali, prodotti chimici e rispettare le norme di sicurezza. La scarsa considerazione per la sicurezza e la salute dei lavoratori può esporli a rischi di indubbia importanza: rischi fisici, nonostante l’uso di attrezzature e strumenti più efficienti, meno pesanti e meno rumorosi; rischi chimici, poiché l’addetto alle pulizie è normalmente esposto a sostanze chimiche presenti nei prodotti per la pulizia (smacchiatori, disinfettanti, detergenti, sgrassanti, ecc.); rischi biologici, ossia rischi legati al pericolo per l’organismo del dipendente di contrarre infezioni di vario genere, causate da virus, batteri e parassiti. Infatti, lavorando a stretto contatto con rifiuti o prestando servizio presso strutture sanitarie e in altri luoghi affollati, è possibile entrare a contatto con una certa carica microbica presente negli ambienti e sulle superfici da trattare. Infine gli addetti alla pulizia sono esposti a rischi di caduta, di scosse elettriche e disturbi muscoloscheletrici. Da qui l’importanza di avere adeguate conoscenze e conseguenti comportamenti non proprio di basso livello.

In secondo luogo, la pulizia va considerata una procedura indispensabile, da eseguire in qualsiasi ambiente, in particolar modo negli ambienti sanitari, luoghi con un’alta concentrazione di persone affette da virus o malattie contagiose ed è in questi luoghi che va eseguita una pulizia specializzata che richiede livelli di qualifica più elevati rispetto alla pulizia convenzionale.

L’igienizzazione in questi contesti è fondamentale perché qualunque forma di sporco può rappresentare una minaccia al benessere o una complicanza ulteriore rispetto alle problematiche di salute dei degenti. Ospedali, cliniche, laboratori, studi medici e altre strutture sanitarie, devono essere necessariamente igienizzati in maniera ottimale. Una pulizia adeguata ed efficace rappresenta salute, igiene e sicurezza per tutte le persone presenti, soprattutto per i pazienti.

In alcune aree di intervento come ospedali o aziende farmaceutiche, gli addetti ai servizi di pulizia devono seguire regole e procedure molto rigide. Nello specifico, il personale deve essere formato su:

  • conoscenza delle pavimentazioni, dei materiali, dei rivestimenti e dei fenomeni di degradazione dei rifiuti;
  • conoscenze precise circa l’uso delle attrezzature e dei prodotti per la pulizia; la conoscenza delle sostanze chimiche e dei loro effetti sull’uomo e sull’ambiente è essenziale;
  • nozioni di sicurezza e condizioni di lavoro;
  • corretto utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale) e dell’abbigliamento da lavoro;
  • modalità di esecuzione del servizio;
  • igiene professionale, pulizia, sterilizzazione: impiego di tecniche di sterilizzazione, disinfezione e di tecniche di biopulizia.
  • prevenzione dei rischi derivati dal servizio e dall’ambiente ospedaliero.

La pulizia non deve essere effettuata come intervento straordinario, ma è molto importante che venga programmata con una certa regolarità in modo che gli interventi siano ben distribuiti nel tempo e garantiscano così la perfetta igienizzazione dell’ambiente. Adeguati interventi di pulizia concorrono a diminuire la possibilità di diffusione dei microorganismi, quindi a limitare la propagazione delle infezioni e, di conseguenza, a migliorare la qualità della vita del paziente e degli operatori.

La pulizia, nella maggior parte dei casi, se eseguita con criteri corretti, è sufficiente ad assicurare un buon livello di igiene per tutto quello che non resta a stretto e prolungato contatto con pazienti  maggiormente esposti al rischio di contrarre infezioni, ma è anche vero che alcune procedure di pulizia devono essere integrate con interventi di disinfezione, ossia operazioni che consentono di abbattere le cariche batteriche e di inattivare i virus per eliminare, quindi, i rischi di contagio da infezioni microbiche. Queste ultime non devono essere sottovalutate, poiché se non vengono trattate in modo specifico possono causare un’ulteriore proliferazione dei batteri, aumentando di conseguenza il pericolo di infezione. 

Occorre tenere bene presente che la disinfezione non può né deve mai sostituirsi alla pulizia, poiché residui di contaminazione su una superficie possono contribuire a rendere inefficace il successivo processo di disinfezione.

Nella pulizia degli ambienti sanitari hanno decisiva importanza la scelta, l’impiego e la conservazione dei prodotti e delle attrezzature utilizzate.

Tutti i tipi di prodotti impiegati devono rispondere alle vigenti normative nazionali e comunitarie ed essere completi di scheda tecnica di sicurezza.

Nel classico processo di pulizia la scelta del detergente deve essere funzionale al tipo di sporco che si riscontra: sporco di tipo organico, come residui di carne, grassi, pesce, residui amidacei, zuccheri, latte e da colonie di lieviti, batteri e muffe e sporco di tipo inorganico, rappresentato prevalentemente da residui di calcare e dalla pietra di latte. I detergenti da adoperare vanno suddivisi in base alla destinazione di impiego; inoltre, sono classificati secondo la loro composizione, che li rende più o meno idonei ai diversi ambienti e tipologie di superficie: neutri, a base alcolica, sgrassanti, disincrostanti. Un buon detergente deve evitare di intaccare le superfici, essere atossico, non emanare eccessive esalazioni né rappresentare in alcun modo un rischio per l’operatore; inoltre deve essere eliminabile con semplice risciacquo ed essere biodegradabile.

Dopo la fase di detersione, un accurato risciacquo consente di eliminare eventuali residui di sporco, residui di detergente e preparare al meglio la superfici per la fase di disinfezione.

Come ribadito in precedenza, alcune procedure di pulizia devono integrarsi con interventi di disinfezione per garantire un’efficace riduzione dei microorganismi patogeni. A seconda del materiale di cui è composta la superficie da trattare esistono vari prodotti specifici per una disinfezione ottimale.

I disinfettanti non vanno in alcun modo confusi con i detergenti e devono essere tenuti nei loro contenitori originali, mai travasati e conservati in maniera corretta. Un disinfettante agirà più efficacemente se sarà impiegato su una superficie pulita e asciutta: per questo motivo la pulizia, effettuata con cura, è di estrema importanza.

Un attento risciacquo finale dopo la fase di disinfezione, consente l’eliminazione di eventuali residui di soluzione disinfettante.

Per un’efficace pulizia è importante rivolgersi ad imprese professionali e affidabili come SEPIM che eroga servizi di pulizia specifica per strutture sanitarie, non solo nelle aree comuni quali scale, corridoi, uffici ma anche nei luoghi più delicati come le camere di degenza e sale operatorie. Per SEPIM è importante curare ogni dettaglio con la massima attenzione ed impiegare prodotti efficaci e specifici a seconda del tipo si superficie. Il personale qualificato, formato e aggiornato in modo continuo, utilizza solo attrezzature e tecnologie di pulizia all’avanguardia per una perfetta pulizia e sanificazione degli ambienti.

SEPIM dispone di tutta la certificazione conforme alla normativa vigente in materia di igiene ambientale:

UNI EN ISO 9001:2015

UNI EN ISO 14001:2015 

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